La conoscenza e le opportunità offerte dal proprio territorio possono avviare progetti che contribuiscono allo sviluppo sociale.
Mi riferisco alla Città di Novara ed alla realizzazione della “Città della Salute e della Scienza” di cui fanno parte il nuovo Ospedale e la sede dell’Università degli studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, ma che determinerà anche la definizione di nuove destinazioni d’uso del complesso ospedaliero esistente e la rilocalizzazione di numerose attività pubbliche.
Nell’ambito delle attività socio assistenziali ed in parallelo al compimento di quella che sarà la nuova struttura ospedaliera, il Comune di Novara ha pubblicato alla fine dell’anno 2008 un apposito avviso pubblico al titolo: “Manifestazione d’interesse di soggetti privati per la realizzazione d’interventi volti ad integrare le azioni del piano di zona dei servizi sociali”, rivolto a soggetti privati interessati a vario titolo, con proprie risorse, a porre in essere di interventi a valenza sanitaria/socioassistenziale.
Valutando idonee allo scopo delle aree cittadine periferiche di cui mi era stata affidata la valorizzazione, ho ritenuto di partecipare all’avviso pubblico, presentando: “Lo studio di fattibilità relativo ad una struttura R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) per 120 posti letto, in Veveri via Verbano ovvero Strada Statale n. 32”. L’intervento edilizio da me immaginato per questa nuova costruzione prevedeva da subito il rispetto e la tutela degli aspetti paesistici ed ambientali dei luoghi, anche in considerazione della prossimità del corso del Canale Cavour, con i conseguenti vincoli edificatori ma anche vantaggi ed importanza di prendere parte alla riqualificazione di un ingresso alla Città di Novara.
L’intento progettuale ha ottenuto dalla Regione Piemonte in accordo con tutti gli Enti Locali, il parere favorevole ai sensi dell’art. 8/ter del D.lgs. 502/1992 e s.m.i. alla nuova costruzione della struttura sociosanitaria, che per motivazioni molteplici e ragioni ho denominato “2 ROVI”, con la creazione di 120 posti letto di R.S.A. per anziani non autosufficienti.
Ho così dato inizio alla promozione dell’iniziativa immobiliare “2 ROVI” sopportato da un numero ristretto di persone che ho sinceramente sfiancato e a cui oggi rivolgo un immenso ringraziamento che va decisamente oltre l’aspetto lavorativo.
Nel contempo mi piace però anche ricordare quelle figure incontrate proprio negli anni della più profonda crisi economica, che poco avevano di professionale e tanto si sono impegnate per crearmi difficoltà, rassicurandole sull’avvenuta conclusione dell’iniziativa “2 ROVI” confermata dall’ottenimento del permesso di costruire.
2 ROVI R.S.A.
Lascio spazio alle immagini che descrivono lo stato attuale dei luoghi al mese di settembre 2019 e progressivamente illustreranno il corso delle opere sino all’ultimazione.
L. Verrua